Epistolografo e benefattore italiano. A Firenze esercitò il notariato ed
ebbe notevoli incarichi pubblici, divenendo notaio della Signoria e dell'ufficio
dei Dieci di Balia; svolse ambascerie a Faenza e a Genova. Di
M.,
fondatore del "Ceppo dei poveri", ci rimangono 500 lettere indirizzate al
commerciante di Prato Francesco di Marco Datini, pubblicate nel 1880 da Cesare
Guasti: ispirate a un profondo senso religioso, esse rappresentano un esempio di
prosa sicura e immediata, che talvolta raggiunge un buon livello artistico
(Prato 1350 - Firenze 1412).